Parenti bibliografo
Tipologia: Paragrafo/Articolo – Data pubblicazione: 01/01/1960
Parenti bibliografo
Scritti vari dedicati a Marino Parenti per il sessantesimo anniversario,Firenze, Sansoni, 1960,p. 15
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Ammiro Parenti bibliografo.
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Non credo che i miei amici economisti abbiano mai dato cattedra a nessun bibliografo. Forse nell’ultimo decennio del secolo scorso, Luigi Cossa, nel dubbio avrebbe fatto pendere la bilancia nella graduatoria dei candidati alle cattedre economiche, a favore di colui, che essendo buon conoscitore della materia, fosse stato anche buon bibliografo. Cossa amava le citazioni dotte e la sua Introduzione è ancora oggi, fino alla fine del secolo XIX, fonte principale di notizie bibliografiche.
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Egli aveva capito che bibliografia non è l’elenco di tutto ciò che fu pubblicato in un dato periodo di tempo, in un campo dello scibile. Non so quale servigio cotali elenchi rendano; so che, fuori dei primi secoli della stampa, quando i libri erano pochi, a partire dall’Ottocento non servono a nulla. A che giova essere trascinati dalla fiumana?
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Il modello delle bibliografie economiche rimane pur sempre la Literature of political economy del McCulloch, parziale, maligna, spregiativa dei libri che non gli andavano a genio.
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Marino Parenti non è mai parziale e maligno e spregiatore nei suoi capolavori bibliografici. Egli informa pienamente. Con una riserva. Che si tratti di scrittori da lui amati e sentiti. Chi emulerà Parenti bibliografo di Manzoni, di Pellico, dei suoi romantici? Egli li ama ed ha insegnato ad amarli agli amici.
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