Opera Omnia Luigi Einaudi

Luigi Einaudi alla Consulta e alla Costituente

di Luca Tedesco

Luigi Einaudi fu nominato, con decreto luogotenenziale, consultore nazionale il 22 settembre 1945 in quanto senatore antifascista nominato prima del 28 ottobre 1922 e che dopo il 3 gennaio 1925 si era opposto al regime (le categorie, indicate dal decreto legislativo luogotenenziale del 30 aprile 1945, da cui il governo attinse per poi nominare i consultori, furono le organizzazioni sindacali, dei reduci, il mondo della cultura, delle libere professioni e dei tecnici dirigenti d’azienda e gli ex parlamentari antifascisti. Avrebbero poi fatto parte della Consulta nazionale coloro che sarebbero stati designati dai sei partiti costituenti il Comitato di liberazione nazionale, dal Partito democratico italiano, dal Partito repubblicano e dalla Concentrazione democratica liberale, che non fecero parte del Cln, e, dopo la cessazione dalla carica, i ministri e i sottosegretari dei governi costituiti dopo la liberazione di Roma, nonché gli Alti Commissari).

La Consulta, secondo quanto previsto dal decreto luogotenenziale del 5 aprile 1945, avrebbe offerto pareri (obbligatori sui progetti di bilancio, sui rendiconti consuntivi dello Stato, in materia di imposte e sulle leggi elettorali) su questioni di carattere generale e sui provvedimenti legislativi sottoposti dal governo. Suddivisa in dieci Commissioni, operò dal 25 settembre 1945 al 10 giugno 1946. Einaudi avrebbe fatto parte della Commissione Finanze e Tesoro.

Eletto poi all’Assemblea costituente, Einaudi partecipò ai lavori della seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione (detta anche dei Settantacinque), avente il compito di sottoporre all’Assemblea costituente un progetto di Costituzione. La seconda Sottocommissione si occupò dell’ordinamento costituzionale della Repubblica. Einaudi ne avrebbe fatto parte dalla sua istituzione il 23 luglio 1946 fino al 31 maggio 1947 (quando fu nominato ministro delle Finanze e del Tesoro). All’interno della Sottocommissione e nelle sedute plenarie dell’Assemblea costituente, Einaudi intervenne in tema di rappresentanza dei corpi intermedi nella seconda Camera, legislazione in materia sindacale, forma di governo, autonomia locale, referendum, Corte costituzionale, regime elettorale, istruzione scolastica, monopoli, risparmi, latifondo, rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica, statuti regionali speciali e trattato di pace di Parigi.

 

Bibliografia

  1. Einaudi, Interventi e Relazioni Parlamentari, a cura di S. Martinotti Dorigo, vol. II, Dalla Consulta nazionale al Senato della Repubblica (1945-1958), Fondazione Luigi Einaudi, Torino, 1982.
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