Recensione – Inglis Palgrave, Dictionary of Political Economy
Tipologia: Paragrafo/Articolo – Data pubblicazione: 01/01/1909
Recensione – Inglis Palgrave, Dictionary of Political Economy
«La Riforma Sociale», gennaio-febbraio 1909, pp. 171-172
R.H. Inglis Palgrave, Dictionary of Political Economy. Vol. III. N-Z, with appendix. (Macmillan and Co. London, 1908. Un vol. di pag. XXII-881, legato in tutta tela. Prezzo 21 scellini).
È la terza ristampa del notissimo e prezioso dizionario di Economia politica, edito dal Palgrave. Dire che esso è il più succinto, chiaro e scientificamente preciso dizionario di economia politica che si possa oggidì consultare è dire cosa nella quale è oramai concorde il consentimento di tutti. Aggiungere che sia nelle biografie degli economisti degni di nota (esclusi i viventi), sia nella bibliografia ben scelta, sia nella trattazione dei singoli argomenti, il dizionario del Palgrave è tale da soddisfare i desiderii degli studiosi, anche di quelli che vogliono esposti i concetti delle più moderne scuole, è affermare una verità anch’essa non più discussa. Dato il quale concorde giudizio degli economisti l’opportunità di una recensione della ristampa, ora venuta alla luce, del terzo volume non sarebbe evidente, ove questo terzo volume non fosse corredato di una appendice, la quale vuole aggiungere al classico dizionario notizie e voci nuove. Il Palgrave nella prefazione all’appendice ricorda i profondi mutamenti che sono intervenuti nei quattordici anni dacché fu pubblicato il primo volume del dizionario. Mutamenti nella vita economica dell’Europa e delle altre parti del mondo, nel pensiero delle scuole economiche dominanti; nella diffusione della scienza, nei problemi che, trascurati un giorno, sono venuti oggi in prima linea, e, purtroppo, nelle fila degli economisti viventi quando la prima edizione usciva alla luce. Di tutti questi fatti il Palgrave ha cercato di tenere conto nella nuova appendice (pag. 693/804). Ricordiamo, come più direttamente interessanti per noi italiani, le biografie di Gerolamo Boccardo, Salvatore Cognetti De Martiis, Carlo Conigliani, Luigi Cossa, Francesco Ferrara, Ugo Mazzola, Angelo Messedaglia, Emilio Nazzani, Ugo Rabbeno, tutte, tranne quella, non firmata, del Cossa, stese da Maffeo Pantaleoni in quel suo stile così personale che qui ha accenti sentiti di venerazione, di simpatia e di amicizia verso quelle nobili figure di economisti, di cui dà un giudizio sereno e scevro di adulazione.
Fra gli argomenti trattati, sono degni di nota quelli sulla stanza di compensazione di Londra (somme compensate cresciute da 954 milioni di L. st. nel 1839 a 12.711 milioni nel 1906), sugli ultimi sviluppi della politica coloniale in Inghilterra, sui sistemi di compartecipazione tra capitale e lavoro, sul porto di Londra, su alcune importanti biblioteche di scritti economici (fra cui la libreria della Goldsmiths’ Company fondata attorno al nucleo della biblioteca del Foxwell e divenuta ora una delle più complete e preziose raccolte di libri economici del mondo), sull’insegnamento dell’economia negli Stati Uniti e in Inghilterra, l’aumento nella produzione dell’oro, l’income tax inglese, le industrie municipali e governative, le questioni economiche, igieniche e finanziarie dell’oppio, le pensioni dei vecchi, i prezzi e la loro storia, ferrovie e politica ferroviaria, la posizione attuale del socialismo, le crisi monetarie negli ultimi anni, il movimento protezionista in Inghilterra, le leghe operaie e gli scioperi, la disoccupazione, le variazioni nei salari nominali e reali dopo il 1850. Citando questi pochi fra gli argomenti trattati nell’appendice, si volle soltanto indicare quale svariata messe di dati si trovi raccolta nel dizionario del Palgrave. Essa è talmente ricca, che dovrebbe invogliare tutti gli studiosi delle scienze economiche a tenere i tre volumi del P. sul loro scrittoio.