Ammonimenti
Tipologia: Paragrafo/Articolo – Data pubblicazione: 06/02/1920
Ammonimenti
«Corriere della Sera», 6 febbraio 1920
Perché questo prestito viene detto della pace sociale? Perché una delle cause più potenti di irrequietudine sociale è la instabilità dei rapporti tra uomo e uomo, tra classe e classe, tra debitori e creditori tra proprietari ed inquilini, tra industriali ed operai. Quando non si sa qual valore abbia il denaro che si riceve in cambio del proprio lavoro, del proprio risparmio della casa ceduta in godimento altrui è facile rimanere persuaso di essere stato frodato da altri, di essere stato messo sotto da uno più abile a contrattare. Ognuno è portato a credersi più sfortunato degli altri; a ritenere che gli altri sono più ricchi o più abili di lui. Nasce una condizione di malcontento, di invidia, di odio universale. Se si vuole che la pace sociale ritorni fa d’uopo innanzi tutto che i rapporti economici ritornino ad essere normali e prevedibili. Bisogna che la moneta ritorni ad avere un potere d’acquisto stabile. Ma ciò non si potrà ottenere se non si cesserà di emettere moneta cartacea e se non si ritirerà dalla circolazione una parte di quella già emessa. Perciò occorre che le sottoscrizioni al prestito si intensifichino e diventino sempre più abbondanti.