Il “dumping” dell’oro
Tipologia: Paragrafo/Articolo – Data pubblicazione: 22/06/1916
Il “dumping” dell’oro
«Il Corriere economico», 22 giugno 1916, p. 103
A proposito delle osservazioni che il direttore di questo giornale ha mosso ad una mia ipotesi intorno ad un possibile dumping dell’oro, e senza entrare nella sostanza del dibattito, vorrei notare:
1) che l’aumento delle riserve auree della Banca d’Inghilterra, avvenuto dopo il 2 maggio, non è una quantità rilevante: da 58.9 milioni di sterline il 26 aprile a 60.2 il 31 maggio 1916; e non supera le passeggere oscillazioni a Londra;
2) che l’aumento totale delle riserve auree della Banca dell’Impero Germanico dal principio della guerra non è di soli 300 milioni di marchi; ma di poco meno di 1200;
3) che il dumping dell’oro, espressione abbreviata per indicare «compra di merci a prezzi più alti di prima» si può esercitare su valori ben più cospicui di quelli, pur notevoli, delle riserve auree degli Istituti di emissione. Il che risulta evidente, ove si rifletta alla varietà grandissima di mezzi di pagamento, che possono essere creati sulla base di una data quantità di oro.